Come creare un chatbot per Whatsapp in 4 passi.

 In Tips e-commerce, Tips servizio clienti

Se il cliente usa Whatsapp, noi dovremmo usarlo. È una massima così semplice che è quasi un’ovvietà.

Questo sistema di messaggistica istantanea originariamente non nasce come strumento professionale, ma gli utenti lo hanno integrato nel loro modo di comunicare in modo così trasversale che le aziende hanno dovuto iniziare a incorporarlo come nuovo canale di comunicazione con i loro clienti.

In questo articolo spiegheremo come creare un chatbot per Whatsapp passo dopo passo, perché in Oct8ne crediamo che espandere la rete di canali di contatto tra marca e clienti, corrisponde ad offrire un migliore servizio in termini di esperienza d´acquisto.

rsz business whatsapp

Perché usare un chatbot per Whatsapp?

La cosa migliore di un chatbot è che, per definizione, ci permette di fornire attenzione automatica in qualsiasi momento. Il cliente dell’eCommerce e dei servizi online è abituato a questa ominipresenza e, sempre di più, a un approccio omnichannel

Sicuramente una delle applicazioni che meglio si adatta ad entrambi i concetti è Whatsapp, siamo sempre in attesa di una notifica sulla sua icona verde, inviamo decine di messaggi ogni giorno e, quindi, è un canale sempre accessibile che ci permette di interagire in qualsiasi momento della giornata.

Non sarebbe efficiente avere qualcuno nel team 24 ore al giorno, e per questo una chat automatica con capacità di conversazione è il complemento perfetto per la nostra strategia di servizio clienti (e un supporto per le vendite).

Creare un chatbot passo a passo

#1 – Ottieni l’accesso all’API di Whatsapp Business

Purtroppo la connessione API (Application Programming Interface) non è generalmente disponibile per tutti. Infatti la versione business di Whatsapp potremmo dire che è abbastanza restrittiva quando si tratta di dare accesso a questa interfaccia che è essenziale per creare un chatbot.

Sembra essere riservato alle aziende che hanno già un certo volume. Aziende che Whatsapp considera medie o grandi.

Influenza anche il segmento in cui l’azienda è inquadrata. Probabilmente a causa dei ben noti problemi di Facebook – la società madre dell’app – con le fake news, le organizzazioni politiche non sono viste di buon occhio. Lo stesso vale per industrie come i prestiti veloci, il gioco d’azzardo, le armi, le sostanze tossiche o i contenuti per adulti.

Tuttavia: l’eCommerce, il settore del turismo, l’immobiliare o i progetti educativi sono molto più popolari con Whatsapp, quindi le tue possibilità aumentano notevolmente.

Per fare domanda, vai a questa pagina e compila il formulario. È breve e non chiedono niente di speciale, ma inviarlo non significa che ti daranno l’accesso. Studieranno il tuo caso e ti contatteranno più tardi da Facebook/Meta. Tenete presente che, se vi viene concesso l’accesso, avrete bisogno di uno sviluppatore per effettuare la connessione.

Un’altra alternativa più veloce, e che vi darà qualche mal di testa in meno, è quella di utilizzare un fornitore di servizi (BSP). Il processo è molto più semplice e, come valore aggiunto a un semplice intermediario, offrono strumenti per creare i propri modelli e flussi di messaggi, hanno canali di test e altre funzioni che aiutano enormemente nell’implementazione.

#2 – Pensa alla strategia

Abbiamo messo il numero due, ma potrebbe benissimo essere il primo punto o essere fatto in parallelo. Tenete a mente che dietro un chatbot su Whatsapp o qualsiasi altra piattaforma, ci deve essere una strategia e un tono di comunicazione.

Disseziona da un lato ciò che vuoi ottenere con queste conversazioni (una prima attenzione, trasferire a un agente, catturare un lead…) e dall’altro le necessità degli utenti. Un chatbot è, inequivocabilmente, uno strumento di servizio e come tale deve fornire soluzioni per essere utile.

Dedicate più tempo e sforzo possibile a questa fase, vi assicuriamo che ogni minuto speso influenzerà direttamente l’esperienza dell’utente.

#3 – Crea e attiva il tuo bot

Se hai optato per un BSP puoi farlo da solo. Di solito hanno un’interfaccia semplice che permette di definire i flussi utilizzando modelli, specificare quali risposte devono essere date a certe domande e condizioni. È importante tenere a mente che qui non avete la stessa libertà di un chatbot installato sul vostro sito web, perché dovete conformarvi alle regole di Facebook/meta per questo tipo di comunicazione.

Nel caso in cui si utilizzi uno sviluppo ad hoc, questa sarà anche la fase in cui il vostro team deve mettersi al lavoro e che lo faccia sulla base del fatto che non è esattamente lo stesso di un web chatbot. Per esempio:

  • Tieni presente che se offri diverse opzioni, queste non appariranno come pulsanti cliccabili, ma come liste numerate. In questo senso ci ricorda il sistema telefonico quando ci viene chiesto di dire o premere un numero per navigare attraverso i menu.

  • Link, contatti, indirizzi… sono visualizzati come testo, non hanno formati attraenti perché Whatsapp non è un browser HTML. 

È anche importante che prendiate in considerazione le regole che abbiamo appena menzionato nella sezione precedente.

È anche consigliabile testarlo per correggere eventuali discrepanze o bug prima di caricarlo in produzione.

#4 – Installare il chatbot whatsapp su un numero di telefono

Logicamente il bot è sempre associato a un numero di telefono in modo che l’utente possa interagire con esso. In questo senso non ci sono troppe restrizioni, in realtà solo una: assicurarsi di utilizzare una linea telefonica su cui Whatsapp non è mai stato installato in precedenza.

Un compito semplice che il vostro sviluppatore (o voi stessi se usate un BSP) farà in pochi minuti.

Vuoi creare un chatbot Whatsapp per la tua azienda? Contattaci e ti aiutiamo noi!

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